Ylenia Caioli

Viaggio a Lanzarote: 6 giorni nell’isola dei vulcani

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viaggio a lanzarote

Ci sono luoghi con i quali entri in sintonia appena ci metti piede e ce ne sono altri invece per i quali ci vuole più tempo. Non rispondono magari ai tuoi canoni o a come te l’aspettavi ma c’è qualcosa in loro che comunque ti affascina: Lanzarote, per me, appartiene alla seconda categoria.

Un’isola brulla, desertica, con oltre 100 vulcani più o meno recenti, circondata dall’oceano, battuta dai venti Alisei e dove il sole splende quasi tutto l’anno: un luogo incredibile, dove nonostante tutto l’uomo ha trovato il modo di adattarsi, coltivare e vivere.

Un luogo che abbaglia per i contrasti pazzeschi dei paesaggi: nero, rosso, arancio, azzurro.

viaggio a lanzarote: los charcones

Se amate i vulcani e la fotografia di paesaggio, quest’isola è sicuramente per voi.

Se non appartenente ad una di questa categorie, Lanzarote è comunque un’isola da visitare perchè rappresenta un unicum, non solo tra le isole Canarie.

Ecco il racconto del nostro viaggio a Lanzarote e La Graciosa nel mese di ottobre, con l’itinerario che abbiamo seguito per 6 giorni:

Questo articolo e i prossimi che scruvero su Lanzarote sono dedicati a mia cognata Alessia, che da sempre vorrebbe visitare quest’isola: spero possano esserti utili quando riuscirai a farlo 😉

Come pianificare il viaggio a Lanzarote

Lanzarote non era la mia prima scelta per le Canarie. Avrei voluto visitare La Palma o El Hierro ma con 6 giorni a disposizione avevo bisogno di un’isola facilmente raggiungibile dall’Italia, con volo diretto.

Dopo i podcast realizzati per Radio Toscana sapevo che tra le isole maggiori delle Canarie Lanzarote era quella fuori dagli schemi, l’isola diversa!

Se le altre isole infatti hanno tutte un microclima e alternano foreste a vulcani ed oceano, Lanzarote è del tutto diversa: aree desertiche, una vegetazione formata da licheni, cespugli e piante grasse ma soprattutto tanti vulcani!

Così abbiamo prenotato il nostro volo dall’Italia, con Ryanair: partenza da Bergamo e arrivo ad Arrecife dopo 4 ore. Le compagnie che collegano l’Italia a Lanzarote sono molte ma con volo diretto, oltre a Ryanair, ci sono solo Easyjet e Binter, la compagnia di bandiera Canara.

Per quanto riguarda le informazioni sull’isola, oltre a quello che sapevo già, ho preso come riferimento il sito dell’Ente del turismo, Turismo Lanzarote, e la piccola ma ben strutturata guida “Lanzarote” edita da Marco Polo, con tanto di mappa.

Una volta arrivata sull’isola, mi sono appoggiato all’infopoint turistico di Playa Blanca per alcune informazioni e per la mappa ufficiale: qui ho scoperto che esiste anche una guida podcast “Canaris”, disponibile anche in lingua italiana, realizzata dall’Ente Turismo in collaborazione con la compagnia di autonoleggio Cicar.

Infine, ho acquistato il volume “Lanzarote” delle edizioni Raies, in lingua italiana, che sto leggendo in questi giorni: datata ma molto ben fatto (a parte qualche refuso ed errore nella traduzione italiana) se siete interessati a saperne di più su quest’isola dal punto di vista storico, economico, naturalistico e sociale.

Lanzarote: un po’ di storia per capire l’isola

Lanzarote è la più orientale tra le isole della Canarie e, insieme a Fuerteventura, la più antica dell’intero arcipelago.

viaggio a lanzarote: storia

Con una superficie di poco più di 840 km2 (un po’ più grande di Ibiza) ha iniziato a formarsi 20 mln di anni fa con le prime eruzioni.

Le eruzioni più recenti e significative per l’impatto avuto sulla società e il paesaggi però sono state quelle del 1730-36 e del 1824 che hanno plasmato gran parte dell’area sud-ovest dell’isola, oggi diventata il Parco Nazionale del Timanfaya con Las Montañas del Fuego.

Abitata fin dal 500 a.c. da popolazioni berbere, denominate Majo, giunte dal nord Africa, a partire dal 1402 l’isola è stata oggetto di scontro tra Spagna e Portogallo, con il prevalere della prima.

Curiosità: il nome di Lanzarote deriverebbe da quello del navigatore genovese Lanzerotto Malocello che vi approdò nel 1312.

Oggi l’isola vive prevalentemente di turismo, con oltre 2 mln di visitatori l’anno, di pesca e di agricoltura: la coltivazione più famosa e tradizionale è quella della vite, nella zona de La Geria, utilizzate per produrre soprattutto la malvasia.

La storia recente dell’isola è legata senza dubbio alla figura dell’artista Cesar Manrique: fu lui negli anni ’60 del Novecento a promuovere e affermare un modello di sviluppo sostenibile per tutelare l’ecosistema e il patrimonio culturale. Questo modello ha consentito a Lanzarote, nel 1993, di ottenere il titolo di Riserva della Biosfera.

I CACT – Centri Arte Cultura e Turismo, sono oggi la testimonianza visiva e tangibile del lavoro dall’artista e le attrazioni più visitate.

Dal 2015 l’isola ha ottenuto dall’Unesco anche il riconoscimento di Geoparco per l’eccezionalità del suo territorio.

Come noleggiare un’auto a Lanzarote

Per il nostro viaggio a Lanzarote abbiamo noleggiato un’auto.

Esiste un sistema di trasporto pubblico su gomma ma l’auto è sicuramente il mezzo migliore per spostarsi ovunque: considerate che il costo della benzina è più basso che in Italia.

viaggio a lanzarote: noleggiare auto

Abbiamo prenotato dall’Italia con la compagnia AutoReisen: era l’unica, secondo quanto riportato nei siti, a garantire l’apertura fino a mezzanotte e dato che l’arrivo del nostro volo era previsto per le 23.30, non volevamo correre rischi. Quando siamo atterrati però ho notato che tutte le altre compagnie erano comunque aperte, oltre l’orario indicato.

Devo dire che ci siamo trovati bene: l’auto era una Citroen C3 non potente ma capace di arrivare ovunque. Per 7 giorni di noleggio auto e benzina abbiamo speso circa 200 euro…e vi assicuro che abbiamo girato parecchio!

Nel noleggio era compresa anche l’assicurazione.
Una cosa importante, ricordate che l’assicurazione copre danni solo su strade asfaltate!

viaggio a lanzarote: parcheggio a las grietas

La compagnia ufficiale di noleggio delle Canarie invece è la Cicar. Se noleggerete con loro avrete la possibilità di collegare l’auto all’app Canarias e di accompagnare quindi il viaggio con i racconti sull’isola e sulle attrazioni da vedere, grazie alla geolocalizzazione.

La maggior parte delle strade a Lanzarote sono asfaltate e molto ben tenute: lunghe strisce che si perdono a vista d’occhio. A collegare nord e sud dell’isola sono la LZ-1 e la LZ-2 che convergono su Arrecife.

Considerando che non c’è quasi traffico, fuori dai centri principali, guidare qui è un vero piacere!

Dove alloggiare a Lanzarote

La scelta del luogo dove alloggiare è stata molto ponderata.

Diverse persone mi avevano suggerito di scegliere un’unica base per visita l’intera isola, dato che le distanze non sono grandi.

viaggio a lanzarote: dove dormire

Io ho preferito sceglierne due, per evitare trasferte in auto che superassero i 40 minuti. Abbiamo affittato quindi 2 appartamenti: il primo a Femès, per visitare la zona del centro-sud; il secondo a Soo, usato come base per visitare il centro nord.

A posteriori, devo dire che non rifarei la stessa scelta: per il sud preferire Yaiza, mentre per il nord Teguise. Si tratta infatti di 2 dei centri più carini dell’isola, insieme ad Haria, disposti lungo la strada principale e quindi meglio collegati. Consentono di spostarsi rapidamente e allo stesso tempo di non essere isolata dal mondo.

Se invece siete alla ricerca di luoghi per fare anche vita notturna, allora meglio Playa Blanca per il sud e Costa Teguise per il centro-nord.

Dove mangiare a Lanzarote (secondo me)

Premesso che sul cibo è sempre tutto molto soggettivo, devo dire che a Lanzarote ci siamo trovati bene e male.

Bene per quanto riguarda soprattutto le tapas e i dolci, meno per quanto riguarda certi piatti di pesce: freschissimo ma, ahimè, poco condito e a volte purtroppo poco cotto.

Mi ero inoltre appuntata diversi piatti da provare ma non li ho mai trovati in menù: come ad esempio il “caldo de pescato”, “arroz a la cubana” e soprattutto il gofio.

viaggio a lanzarote: cibo

Ho apprezzato invece tantissimo le papa arrugadas con mojo rosso e verde, soprattutto quando preparato sul posto, i gambas al ajillo e il bienmesabe, che è diventato il nostro dolce preferito.

Tra i locali che abbiamo apprezzato di più ci sono: La Cantina a Teguise, Oasis Grill & Asian Cuisine e The Old Mill Irish Pub a Playa Blanca, El Pescador “Casa Barriguita” al El Golfo, El Pasito ad Arrieta ed Enriqueta a La Graciosa.

Non abbiamo mangiato male nemmeno al ristorante El Diablo, nel Parco del Timanfaya: la particolarità qui è che la carne è cotta grazie al calore del vulcano.

Viaggio a Lanzarote: itinerario di 6 giorni ad ottobre

Siamo arrivati a Lanzarote alle 23.30 del 30 settembre e ovviamente abbiamo avuto solo il tempo di trasferirci nel nostro primo appartamento.

Nei primi 3 giorni del nostro viaggio a Lanzarote abbiamo visitato la parte centro-sud dell’isola, con la sola eccezione del primo giorno a Teguise, e poi ci siamo dedicati al centro-nord.

Giorno 1: Teguise, Lagomar e Las Grietas

viaggio a lanzarote: lagomar

Dopo essere stati svegliati a colpi di fucile da un cacciatore che cacciava a pochi metri dal nostro appartamento, abbiamo iniziato la vacanza stravolgendo il programma e recandoci al nord per visitare il mercato di Teguise, che si tiene ogni domenica. Dopo aver pranzato ci siamo spostati a Nazaret per visitare il Lagomar, la ex casa di Omar Sharif ricavata nella roccia vulcanica: si narra che l’attore l’abbia persa giocando a bridge.

Da qui siamo tornati verso sud, a Las Grietas, la caratteristica formazione rocciosa ai piedi de la Montaña Blanca, scavata da vento e acqua nei secoli. Breve sosta a Puerto Calo per una veloce spesa. Cena a Playa Blanca con passeggiata lungo l’oceano

Giorno 2: Papagayo e Playa Blanca

Giornata dedicata al Papagayo e al Monumento Naturale Los Ajaches. Abbiamo preferito non arrivare alla famosa Playa del Papapgayo in auto ma a piedi, partendo da Playa Blanca: questo ci ha permesso di attraversare Los Ajaches e visitare le calette che si trovano lungo il cammino: Playa Mujeres, Playa del Poco, Playa de La Cera. E abbiamo fatto bene dato che Playa Papagayo era talmente piena di persone da non riuscire a metterci piede. Impossibile anche pranzare al piccolo ristorante che si trova sulla cima della scogliera!

Nel pomeriggio siamo rientrati a Playa Blanca: visita all’infopoint per prednere informazioni e la mappa dell’isola e poi sosta per una birra e qualcosa da mangiare. Rientro a casa e poi di nuovo a Playa Blanca per la cena.

Giorno 3: El Cuervo, Montagna Colorada, Timanfaya

viaggio a lanzarote: itinerario di 6 giorni

Il giorno dei vulcani. Sveglia presto e visita al vulcano El Cuervo con lunga camminata dentro la caldera e intorno al cono. Da qui ci siamo spostati alla Montaña Colorada: il mio fidanzato è rimasto in auto, mentre io mi sono fatta il giro del vulcano…peccato che abbia dimenticato acqua e bandana in auto e questo mi sia costato un piccolo colpo di calore! Abbiamo comunque raggiunto poi il Centro Visitatori del Timanfaya.

Spostamento a Las Montañas del Fuego, nel cuore del Parco: qui l’ingresso è contingentato e per entrare abbiamo dovuto attendere circa 50 minuti in coda in auto. Pranzo al ristorante El Diablo e successiva visita in pullman lungo La Rutas de Los Vulcanos.

Rientro e cena a Femes.

Giorno 4: Salinas de Janubio, Los Hervideros, El Golfo, Yaiza, Famara

Lasciato l’appartamento di Femes, ci siamo diretti di prima mattina alle Salinas de Janubio e alla vicina Playa Janubio, la spiaggia nera. Avremmo voluto proseguire per El Hervideros ma la strada era interrotta (ormai da qualche anno) a causa di smottamenti delle rocce. Abbiamo provato a passare a piedi ma non conoscendo la distanza effettiva, abbiamo preferito riprendere l’auto e fare il giro dalla parte opposta. Dopo aver visitato El Hervideros, ci siamo spostati prima a Playa de Montaña Bermeja e poi abbiamo raggiunto Charco de Los Clicos, il cosìdetto Lago Verde.

Pranzo a El Golfo e visita al paese, piccolo ma molto carino. Ci siamo quindi messi in viaggio per a Soo, passando per Yaiza dove ci siamo fermati a visitare il Museo dell’Aloe (nell’isola ce ne sono diversi, tutti uguali ma in località diverse). Arrivati a Soo, dopo aver preso possesso dell’appartamento, siamo andati fino a Famara per una veloce spesa.

Giorno 5: Haria, Jardin de Cactus, Jameo de l’agua, Cueva de los Verdes, Mirador del Rio

viaggio a lanzarote: jameo de l'agua

Giornata dedicata alla visita dei principali CACT, le creazioni dall’artista Cesar Manrique. Per raggiungerli siamo passati da Haria e ne abbiamo approfittato per un veloce giro del paese. Spostamento poi al Jardin de Cactus, che raccoglie oltre 300 tipi di cactus da tutto il mondo. Dato che per visitare i gli altri CACT le code erano molto lunghe, abbiamo deciso di anticipare il pranzo, fermandoci ad Arrieta.

Tornati abbiamo visitato prima il Jameo de l’Agua, con la Casa dei Los Volcanos poi la Cueva de Los Verdes. Abbiamo proseguito poi in auto fino a Orzola per acquistare i biglietti del traghetto per la trasferta del giorno successivo. Al ritorno siamo passati accanto al Mirador del Rio e ci siamo fermati per ammirare la splendida vista su l’arcipelago Chinijo.

Giorno 6: La Graciosa

Giornata dedicata a La Graciosa, l’isola a 30 minuti di traghetto da Lanzarote, nell’arcipelago del Chinijo. Scesi al porto di Caleta del Sebo abbiamo conosciuto Jolanda che ci ha proposto il tour guidato dell’intera isola. E’ stata lei a portarci con il suo SUV autorizzato alla scoperta prima del nord dell’isola e poi del sud, tra antichi vulcani, paesini storici, dune di sabbia e spiagge incredibili.

Rientro a Soo e cena a Famara.

Giorno 7: Haria, Arrecife

Prima di recarci in aeroporto, siamo tornati velocemente ad Haria per visitare il mercato dell’artigianato, che si tiene ogni sabato, nella piazza centrale. Più piccolo di quello di Teguise è sicuramente turistico ma si trovano oggetti particolari, realizzati da maestranze locali. Rientro ad Arrecife per riconsegnare l’auto all’aeroporto e imbarcarci sul volo.

Avrei voluto visitare molto altro a Lanzarote ma purtroppo il tempo non ce l’ha concesso.

Vi segnalo quindi le altre attrazioni che secondo me meriterebbero di essere viste.

Tra tutte La Geria, dove viene coltivato la vite locale e prodotta la Malvasia e dove le aziende organizzano visite; poi, la Caldera Blanca; il Castello di Santa Barbara con il Museo della Pirateria (purtroppo da tempo è chiuso, pare per beghe di assegnazione della gestione); la Fondazione Cesar Manrique a Taiche e la sua casa ad Haria; il Museo Atlantico; l’Osservatorio astronomico, non lontano da Haria.

Inoltre mi sarebbe piaciuto fare un giro in barca per l’intero arcipelago del Chinijo e visitare meglio anche Teguise e Yaiza, oltre a dare uno sguardo almeno ad Arrecife!

Per La Graciosa invece mi sarebbe piaciuto visitare il Chinijo Museum e fare uno dei percorsi di trekking.

Un’isola affascinante ma non per tutti!

Lanzarote, secondo me, non è per tutti!

Un’isola nella quale non c’è un albero, dove il vento batte incessante, dove il panorama è costellato da migliaia di coni di colore bruno che somigliano a castelli di sabbia affossati, alternati a distese desertiche e campi di lava, attraversate da lunghe strisce di asfalto, non è detto che piaccia a tutti.

Un paio di persone al mio ritorno mi hanno detto che, dopo aver visto le mie storie su IG, l’isola non gli era sembrata così attraente perchè troppo nera…secondo me sbagliate!
A me quest’isola è piaciuta, proprio per la sua particolarità.

I contrasti che si creano tra il nero dei vulcani, il rosso/arancio della terra, le mille sfumature del blu dell’oceano sono qualcosa che lascia senza fiato. Così come questi immensi spazi tra cielo e terra che regalano una senso di profonda libertà.

Inoltre, se amate la geologia e soprattutto i vulcani, qui potrete sbizzarrirvi.

riflessioni sul viaggio a lanzarote

Ci tornerei sicuramente ma probabilmente non nel mese di ottobre, considerate le temperature che abbiamo avuto, soprattutto nell’interno: se non volete fare solo mare, probabilmente i mesi migliori sono quelli invernali.

Di certo non tornerei in estate, sia per le temperature sia per il numero di turisti.

Lanzarote infatti è una destinazione molto turistica. Non a caso il turismo è la prima fonte di ricchezza…eppure, a lasciarmi perplessa non è stato tanto l’alto numero di persone piuttosto il modo nel quale l’isola si rapporta con il turista.

Questa è stata la prima destinazione nella quale non ho incontrato gli host dei nostri appartamenti: chiavi lasciate in luoghi sicuri e risposte via whatsapp ma nessun contatto diretto e, quindi, nessun racconto del territorio da parte loro.

Se non fosse stato per la guida che avevo acquistato non avrei saputo, ad esempio, che qui è bene non gettare la carta igienica nei wc, che è meglio non bere l’acqua del rubinetto e che non si possono raccogliere pietre e sassi. E inoltre che è possibile raggiungere la famosa spiaggia del Papagayo anche a piedi e non solo in auto.

L’attenzione sembra rivolta solo alle attrazioni principali, ovvero CACT e Timanfaya, e non ho trovato, ad esempio, proposte per esperienze che consentano di approfondire usi e cultura locale.

Quando, per esempio, ho chiesto all’Ufficio del Turismo se ci fosse la possibilità di fare visite guidate alle Salinas de Janubio per conoscerne storia e funzionamento, mi è stato risposto di no (salvo poi, arrivarci e scoprire che i tour ci sono, 2 volte al giorno!)

E ho dovuto leggere il libro “Lanzarote” per scoprire che esiste la possibilità di prenotare escursioni guidate a piedi ai vulcani del Timanfaya.

Probabilmente è solo una mia sensazione, forse dovuta al tempo troppo breve trascorso su quest’isola…ecco perchè non mi dispiacerebbe affatto tornarci!

Yaiza, Las Palmas, Canarie, Spagna

Papagayo Beach, Yaiza, Las Palmas, Canarie, Spagna

Caleta de Famara, Teguise, Las Palmas, Canarie, Spagna

Soo, Teguise, Las Palmas, Canarie, 35558, Spagna

Órzola, Haría, Las Palmas, Canarie, 35541, Spagna

Mirador del Río, LZ-203, Haría, Las Palmas, Canarie, 30290, Spagna

Jameos del Agua, LZ-1, Haría, Las Palmas, Canarie, 35541, Spagna

Cueva de los Verdes, Lugar Diseminado Punta Mujeres, Haría, Las Palmas, Canarie, 35542, Spagna

La Graciosa, Teguise, Las Palmas, Canarie, Spagna

Montaña de las Lapas o del Cuervo, Tinajo, Las Palmas, Canarie, 35572, Spagna

Montaña Colorada, Tinajo, Las Palmas, Canarie, 35572, Spagna

Timanfaya National Park, Tinajo, Las Palmas, Canarie, Spagna

Spiaggia Montana Bermeja, Yaiza, Las Palmas, Canarie, Spagna

Los Hervideros, LZ-703, Yaiza, Las Palmas, Canarie, Spagna

Salinas de Janubio, La Hoya, Yaiza, Las Palmas, Canarie, Spagna

Playa Blanca, Yaiza, Las Palmas, Canarie, Spagna

Femés, Yaiza, Las Palmas, Canarie, 35570, Spagna

Haría, Las Palmas, Canarie, Spagna

Teguise, Las Palmas, Canarie, Spagna

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