Monferrato: Abbazia di Vezzolano tra astronomia e architettura medioevale
Non ho mai avuto particolare simpatia per il Medioevo ma sono sempre rimasta affascinata dall’architettura di questo periodo storico; e se adoro visitare forti e castelli devo ammettere di non disdegnare anche certe chiese e abbazie del romanico e gotico, due stili che mi son sempre piaciuti.
Qualche sabato fa ero in Piemonte in visita al mio fidanzato: avevamo voglia di fare la classica gita fuori porta, da mezza giornata (poco impegnativa dato che il giorno dopo saremmo dovuti partire presto per andare a visitare Briançon) e così, su consiglio di un amico, siamo andati a visitare l’Abbazia di Vezzolano, considerata uno degli esempi più rappresentativi dello stile romanico in Piemonte.
Non immaginavo che avrei scoperto una tale bellezza!
COME RAGGIUNGERE L’ABBAZIA DI VEZZOLANO
L’Abbazia di Santa Maria a Vezzolano si trova vicino al borgo di Albugnano, in provincia di Asti.
Siamo partiti da Trino subito dopo pranzo e in meno di un’oretta siamo arrivati a destinazione: la strada attraversa le colline del Monferrato, una terra che a me piace moltissimo, sia in inverno che in estate…è vero che ricorda molto la Toscana!
E’ possibile arrivare in auto fin quasi all’ingresso dell’Abbazia, dove si trova un’ampia area destinata al parcheggio gratuito.
La chiesa è di proprietà del Ministero dei Beni Culturali: l‘ingresso è gratuito; non ci sono depliant ma solo un pannello informativo che si trova all’inizio del sentiero che conduce all’ingresso e dove sono riportate le notizie più importanti sulla storia dell’Abbazia.
I terreni circostanti la chiesa sono stati adibiti a coltivazione di frutta e verdura e affidati al Comitato del Frutteto di Vezzolano, che produce anche alcuni dei prodotti in vendita nel piccolo bookshop interno.
SANTA MARIA DI VEZZOLANO, L’ABBAZIA DI CARLO MAGNO
L’Abbazia di Santa Maria di Vezzolano ha origini antiche: la prima testimonianza pare risalga ad un documento del 1095, che secondo alcuni sarebbe l’atto di fondazione.
La leggenda più suggestiva attribuisce l’origine dell’Abbazia a Carlo Magno nel 773 ma la verità è che purtroppo l’origine di questo luogo di culto al momento è avvolta nel mistero.
Architettonicamente l’impianto della chiesa risalirebbe al XII-XIII sec e stilisticamente la si può considerare come esempio di passaggio tra romanico e gotico.
Se volete saperne di più su storia e architettura potete consultare il sito di Asti Turismo che offre diverse informazioni utili
Per avere informazioni utili sugli orari di apertura è invece disponibile il sito del Ministero dei Beni Culturali
MINITOUR DI VEZZOLANO: DAL NARCETE AL CHIOSTRO
Sarà stato il paesaggio, la luce particolare della giornata invernale, la posizione della chiesa… ma appena ho visto la facciata dell’Abbazia di Vezzolano ne sono rimasta affascinata!
La chiesa infatti volge le spalle al visitatore che se la trova davanti dopo aver percorso un breve sentiero: all’inizio pensavo si trattasse di una normale pieve di campagna ma quando mi son trovata davanti il suo portale a edicola sormontato dal bassorilievo della Vergine sono rimasta piacevolmente sorpresa!
- Madonna, Arcangelo Gabriele e devoto
- Bifora della facciata di Vezzolano
Il bello però doveva ancora venire e quando ho varcato la porta infatti…son rimasta a bocca aperta!
Vezzolano infatti non ha la struttura aperta, a una o più navate, delle chiese del periodo, bensì presenta all’ingresso un nartece: si tratta di un pontile (o jubè) decorato, una struttura architettonica molto diffusa in quel periodo ma che fu successivamente distrutta in tutte le chiese (o quasi), in seguito al Concilio di Trento…in poche parole Vezzolano è una delle rare chiese italiane di questo periodo che lo ha mantenuto!
- Fregio dello Jubè di Vezzolano
- Porta di ingresso allo Jubè
- Archi del Nartece
- Madonna nel fregio del pontile di Vezzolano
- Affresco del pontile (jubè) di Vezzolano
Il nartece è realizzato in pietra arenaria ed è caratterizzato da 5 archi a sesto acuto, sormontati da un bassorilievo con scene della vita della Madonna
La decorazione del resto della chiesa è, invece, piuttosto semplice, come è tipico delle chiese del periodo; molto bello il soffitto con volte a crociera e la singolare cupola dell’abside!
- Interno dell’Abbazia di Vezzolano
- Soffitto ad archi di Vezzolano
- Affresco della Madonna di Vezzolano
Delizioso il chiostro interno, circondato da un colonnato ad archi: credo che il giardino in primavera e estate sia un vero bijou!
Nel chiostro si trovano anche diversi affreschi, datati tra la metà del 1200 e 1300, che raffigurano scene della vita di Cristo.
- Chiostro dell’Abbazia di Vezzolano
- Le colonne del Chiostro
- Affreschi nel chiostro di Vezzolano
- Affresco del chiostro con Madonna e Cristo
Ma le sorprese non erano ancora finite!
ASTRONOMIA: VEZZOLANO E IL LUNISTIZIO
In alcune delle stanze del Chiostro abbiamo trovato una piccola mostra dedicata al rapporto tra architettura della chiesa, simbolismo religioso e astronomia: non so se l’esibizione sia permanente ma se vi piace l’astronomia e capitate da queste parti, dateci uno sguardo!
Secondo quanto illustrato nei pannelli, grazie ad una serie di ricerche storiche e matematiche, è stata appurato che la direzione dell’asse della navata principale di Vezzolano sarebbe allineata con il punto di levata della luna all’orizzonte naturale quando, ogni 18.61 anni solari, raggiunge la massima posizione a settentrione…insomma la chiesa sarebbe stata costruita in base ad un particolare lunistizio!
Inoltre, la bifora della facciata sembrerebbe costruita in modo da indirizzare i raggi del sole al tramonto, due volte l’anno, sull’abside della chiesa, illuminando così le figure dell’Annunciazione poste ai lati della monofora centrale.
- Proiezione del sole sulla monofora dell’abside
- Bifora della facciata
- Monofora dell’abside
Secondo questi studi e grazie ad alcuni software che hanno consentito di ricostruire l’astronomia dell’epoca, la fondazione della chiesa potrebbe essere avvenuta nel lunistizio del 30 agosto 1168.
L’astronomia mi affascina così come il simbolismo religioso, ma non ho le competenze per poter stabilire se gli studi in merito siano attendibili o meno…di sicuro sono teorie molto suggestive!
IL PRESEPE DI NICOLA DI ARAMENGO A VEZZOLANO
Quando ho visitato l’Abbazia, nei primi giorni dell’anno era ancora presente il presepe di Vezzolano, realizzato dal Laboratorio Nicola di Aramengo: questo presepe deve essere una costante che richiama infatti molti visitatori..per poterlo vedere è stato necessario fare quasi 20 minuti di coda.
Devo ammettere che il presepe era davvero bello, tutto realizzato a mano e allestito in un’intera delle stanza del Chiostro.
Peccato che il 31 dicembre qualcuno avesse rubato Gesù bambino…non sono credente ma trovo triste e squallido un atto del genere, soprattutto per la mancanza di rispetto nei confronti di chi ha realizzato questa opera con tanto amore e pazienza!
IL SENTIERO DEI PELLEGRINI NEL MONFERRATO
Usciti dall’Abbazia di Vezzolano abbiamo fatto un giro nei dintorni: sarà stata la splendida giornata invernale che volgeva al tramonto ma questa zona del Monferrato mi è apparsa ancor più bella del solito!
Passeggiando abbiamo anche scoperto che la chiesa fa parte di un percorso storico-naturalistico che, attraversa colline e vigne del Monferrato, collega tra loro diverse tra loro chiese e abbazie: da Castelnuovo Don Bosco a Santa Maria di Cornareto fino a Vezzolano…insomma un vero e proprio Sentiero dei Pellegrini!
- Via dei pellegrini
- Colline del Monferrato e Alpi
- Campagna del Monferrato
Le distanze tra le varie chiese possono arrivare anche a 2 ore di cammino per ciasun tragitto e credo quindi che per riuscire a fare tutto il pellegrinaggio ci voglia almeno un giorno: non nego che mi piacerebbe provare a farlo, magari già la prossima primavera!
IL RISTORO DELL’ABBAZIA: UNA PICCOLA E ACCOGLIENTE OASI
Un po’ infreddoliti dalla breve camminata, abbiamo deciso di riscaldarci con un tè nel Ristoro dell’Abbazia, un simpatico piccolo caffè che si trova accanto all’area del parcheggio!
Il locale è davvero piccolo ma molto carino, tutto realizzato in legno; all’interno c’è addirittura un angolo per la lettura dei libri!
Oltre a bevande, si possono ordinare anche dolci e piatti tipici, tutti fatti in casa: non ho avuto occasione ma sono molto curiosa di tornarci per provarli!
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