Ylenia Caioli

A Genk apre Labiomista, parco che unisce natura e arte

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parco labiomista in belgio

Un parco in cui gli animali sono lasciati in libertà, con ponticelli e stagni per passeggiare ma anche uno spazio per esposizioni d’arte en plein air, una serra con specie rare di uccelli e molto altro: si chiama Labiomista ed è il progetto che l’artista Koen Vanmechelen ha realizzato a Genk, cittadina del Limburgo, in Belgio.

Koen Vanmechelen

Il parco, inaugurato oggi 6 luglio 2019, è espressione della filosofia dell’artista belga che da oltre vent’anni crea opere multiformi. La scelta è caduta su un’area di Genk un tempo occupata da una delle ex miniere di carbone e in seguito dallo zoo cittadino.

area parco labiomista a genk

Secondo il comunicato stampa di VisitFlanders, più che un progetto di riqualificazione, Labiomista viene definito come un’esperienza che coniuga arte e natura.

La natura occupa simbolicamente la metà dei 24 ettari del parco, e in perfetta armonia con essa, sorgono lo studio di Vanmechelen, il quartier generale della sua fondazione (The Battery), l’ex casa restaurata del direttore della miniera di carbone e dello zoo (Villa Opundi) e LabOvo, spazio destinato a workshop ed esposizioni d’arte permanenti en plein air.

area arte e natura parco labiomista

Si accede all’area dalla porta di accesso The Ark, che insieme a The Battery è stata progettata dall’architetto svizzero Mario Botta. Una parte di The Battery è riservata a una straordinaria serra (Looking Glass) e ad una gigantesca voliera d’aquila.

spazio arte labiomista

Accanto alla natura, anche gli animali hanno un ruolo centrale nel lavoro di Vanmechelen: l’ex zoo di Zwarberg è stato trasformato quindi in un luogo di incontro tra diverse specie viventi. Oltre 9000 m² ospitano, infatti, polli (oggetto ricorrente degli studi e delle creazioni dell’artista) lama, struzzi ed altri animali, lasciati liberi all’interno della riserva.

voliera parco di genk

Labiomista nasce dalla stretta collaborazione di Vanmechelen con la città di Genk e si inserisce in un più ampio progetto di riqualificazione ambientale ed economica del luogo segnato dal suo passato di centro minerario.

Ho avuto occasione di trascorrere qualche giorno a Genk e nel Limburgo alcuni anni fa, durante il mio viaggio in Belgio, e l’ho trovata una terra bella e affascinante: Genk in particolare è una realtà che conserva la memoria del proprio passato di centro minerario ma con uno sguardo moderno all’insegna dell’amore per la natura e della sostenibilità.

parco labiomista a genk nel limburgo

Altri due spazi un tempo occupati da miniere di carbone sono stati trasformati in siti di appeal internazionale: la C-mine, che ho visitato alcuni anni fa, e il Thor Park che invece non ho visto.

Emblematica è la scelta di non prevedere caffè e ristoranti all’interno del parco Labiomista, ma soltanto un’area picnic, per favorire lo sviluppo dei commerci locali circostanti.

L’ingresso a Labiomista è a pagamento. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito internet, in lingua fiamminga e inglese.

Se invece volete sapere qualcosa in più sul Belgio e sulla storia delle miniere, potete leggere il post che ho scritto alcuni fa.

Foto: © Buro Landschap Koen Vanmechelen

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