Ylenia Caioli

Fenis, Quart e Nus: secondo giorno in Valle d’Aosta

Decrease Font Size Increase Font Size Text Size Print This Page

Castello di Fenis_vedutaNon si può trascorrere qualche giorno in Valle d’Aosta senza visitare almeno uno dei suoi castelli; anzi, la visita dei castelli può essere proprio uno dei fili conduttori di una vacanza in questa regione.

La Valle d’Aosta infatti ha numerosi castelli di origine medioevale, disseminati lungo tutto il suo territorio: alcuni sono in fase di ristrutturazione, e quindi chiusi al pubblico, altri sono privati, altri invece sono stati restaurati e si possono visitare.

Ho sempre avuto una passione per i resti di civiltà scomparse, non tanto per i manufatti in sé (anfore, suppellettili etc) ma proprio per gli insedimenti: acropoli, antiche città, necropoli e anche castelli e villaggi medioevali (benchè per questo periodo storico non abbia una gran passione).

Così quando ho letto su internet che la Valle d’Aosta era piena di castelli, ho proposto al mio fidanzato di dedicare i due giorni che avremmo passato qui alla visita di alcuni di loro.

Il primo giorno ci siamo diretti subito al castello di Fenis, uno dei simboli della Valle d’Aosta.

Fenis sorge poco distante da Nus, paese dove avevamo trovato alloggio: in macchina sono circa 10 minuti. Per arrivarci però occorre lasciare l’auto nel centro del borgo e salire a piedi verso il castello (5/10 minuti): la salita è uno spettacolo perchè il castello si delinea piano piano davanti a voi, con le sue torri e le mura perfettamente conservate, circondato da alberi, fiori e con sullo sfondo le maestose montagne.

Il castello di Fenis esiste almeno dal 1242 ma pare sia stato grazie ad Aimone di Challant (in Valle d’Aosta la famiglia degli Challant è ovunque!) che nel 1340 subì le ristrutturazione che gli diedero la forma attuale. La sua posizione è insolita rispetto agli altri castelli (posti su alture a guardia della valle antistante) e si capisce subito che più che di un luogo di difesa si trattava di un castello di rappresentanza. Ciò nonostante le due cinta murarie che lo circondano hanno comunque una certa imponenza, con la struttura a formare una sorta di labirinto per rendere più difficile l’accesso.

La biglietteria è stata ricavata dentro la prima cinta: la visita al castello è possibile in piccoli gruppi (max 25 persone) accompagnati dalla guida. Questo può comportare qualche problema di attesa: noi per esempio abbiamo dovuto attendere un’oretta prima di poter entrare.

Il tour dura circa 30 minuti: partendo dalla cinta muraria esterna è possibile visitare il cortile interno, con la bellissima scalinata e l’affresco di San Giorgio e il drago, i due piani interni, con le camere da letto e le sale di rappresentanza, e apprendere nel frattempo la storia del castello. Non abbiamo potuto visitare invece i sotterranei, il secondo piano riservato alla servitù, la piccionaia. Peccato anche non aver potuto fare foto all’interno.

Terminata la visita, dato che suonava l’ora di pranzo, abbiamo deciso di scendere verso il paese per mangiare un boccone. Non abbiamo fatto molta strada approfittando del piccolo ristorante “Osteria dell’ora tarda” che si trova proprio ai piedi del castello, accatto al negozio di souvenir (di cui alcuni, scoprimmo, made in china!): di solito dubito dei ristornati o bar troppo vicini alle attrazioni turistiche ma devo dire che questa è stata una piacevole scoperta. Ci gustammo un ottimo tagliere di salumi e formaggi valdostani accompagnati da birra fresca nei tavoli all’aperto. Sarà stata l’aria di montagna ma salumi e formaggi quassù sembrano più buoni.

Terminato il pranzo, approfittammo di un sentiero che dal castello di Fenis taglia la pianura per salire poi verso la montagna antistante: il sentiero offre ottimi scorci per fare foto al maniero ma è anche un modo per sgranchirvi un po’ le gambe.

Dato che avevamo comunque ancora buona parte del pomeriggio a disposizione, decidemmo di riprendere la macchina e da Fenis ci spostammo alla ricerca di un altro castello, non troppo distante, quello di Quart: per arrivarci ci vogliono circa 15/20 minuti.

A differenza di Fenis, il castello di Quart era ancora in fase di ristrutturazione (e leggo sul sito che lo è ancora) e quindi chiuso al pubblico: per raggiungerlo occorre lasciare l’auto lungo la strada e percorrere un sentiero che costeggiava la montagna per circa altri 15/20 minuti. Quart infatti, come la maggior parte dei castelli della Valle d’Aosta si trova arroccato a metà monte.

Non è stato possibile entrare, (impossibile scavalcare le alte mura o lo spesso cancello che sbarrava l’ingresso): è valsa comunque la pena ammirarlo dall’esterno, a guardia della valle sottostante, circondato da alberi maestosi e con il torrente, attraversato da un ponte in pietra, che gli scorre accanto. All’epoca avevamo trovato anche dei casottini in legno, strutture che ci fecero dedurre l’uso di questa location per qualche tradizionale festa estiva.

Dal castello di Quart è possibile anche riscendere a piedi verso la valle attraverso un paio di sentieri da trekking: mi sarebbe piaciuto molto provarne qualcuno ma la giornata volgeva ormai al termine e cominciavamo ad essere ormai stanchi. Se volete visitare questo castello potete quindi inserirlo in una delle passeggiate per i sentieri di questa parte della Valle D’Aosta.

Rientrati a Nus, approfittammo degli ultimi raggi di sole per dare uno sguardo alla torre che sorge nel centro della cittadina, quel che rimane dell’antica fortificazione. La torre è visitabile grazie ad una struttura che consente di salire fino alla cima. La visita andrebbe fatta in orario di apertura ma è comunque sempre possibile salire su, almeno fino allo sbarramento del tetto. Niente da fare invece per il castello di Nus: la struttura infatti è proprietà privata e quindi chiusa al pubblico

torre di nus

INFORMAZIONI UTILI

Per avere maggiori informazioni sui castelli della Valle d’Aosta è possibile visitare il sito ufficiale

Ho scoperto anche che è possibile prenotare online i biglietti di alcuni dei principali castelli. Devo dire che noi non abbiamo mai avuto particolari problemi di code però è un servizio che può senz’altro fare comodo

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