Ylenia Caioli

Viaggiare da soli: il mio (mini) viaggio a Londra!

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mind the gap museo del trasporto londra

Niente come un viaggio ti apre la mente: ne sono sempre stata convinta, ancor di più dopo l’ultima esperienza a Londra..il mio primo viaggio da sola!

Viaggio da una vita ma l’ho sempre fatto in compagnia: amici/che, fidanzati c’è sempre stato qualcuno con il quale condividere esperienze ma da qualche tempo mi frullava in testa l’idea di provare a farlo da sola. Credo che il motivo principale fosse soprattutto quello di voler mettermi alla prova e superare così la paura della solitudine che il viaggiare da soli può comportare.

Dopo non poche esitazioni, ho deciso di partire: ho scelto una destinazione che conoscevo e nella quale mi sono sempre sentita a mio agio, Londra, ed ho approfittato di un evento che qui si tiene ogni anno e che mi serviva anche per lavoro, il World Travel Market.

Fissare non è stato un problema: ho prenotato il volo per tempo approfittando di tariffe convenienti e ho affittato uno Studio (monolocale con bagno e cucina) in una zona dove ero già stata, a Earl’s Court, per 3 notti. L’idea era arrivare nel pomeriggio di lunedì 2 novembre, partecipare al convegno il 3, godermi Londra il 4 e rientrare in Italia il 5.

earls court

E ‘iniziata quindi l’attesa: anche se razionalmente mi ripetevo di essere preparata, una vocina continuava a ripetermi “se succedesse qualcosa, che farai?”…insomma l’ansia accumulata nei mesi di attesa non è stata poca e credo abbia avuto un suo peso.

Penso, infatti, che mente e corpo abbiano una certa influenza reciproca e non mi stupisco quindi se parte di ciò che mi incuteva timore si sia in effetti manifestato durante il viaggio, costringendomi a farci i conti.

IMPREVISTI DI VIAGGIO: TRA VOLO A RISCHIO E MALESSERI 

stazione di milano

Sveglia alle 6.30 e partenza con il treno delle 8 del 2 novembre, direzione Aeroporto di Malpesa: credevo di avere pianificato tutto ma ho dimenticato la regola base di ogni viaggio, l’imprevisto!

Non mi riferisco tanto all’incontro con Piero Pelù al check-in dell’aeroporto (episodio piacevole) quanto al fatto che arrivata al Gate per l’imbarco ci è stato detto (dopo 40 minuti di attesa) che il volo rischiava di non partire a causa di una coltre di nebbia come non si vedeva da anni e che dal giorno prima isolava Londra, impedendo agli aerei di atterrare o decollare.

milano malpensa attesa volo per londra

Il decollo è stato così posticipato a orario/data da destinarsi, dando il via ad una snervante attesa!

Per fortuna alla fine siamo riusciti a partire ma con circa 3 ore di ritardo..cosa che ha fatto saltare tutto il resto del mio programma: dal trasporto Gatwich-West Brompton (dove si sono verificati altri disguidi con il servizio di bus che avevo scelto) al check-in nell’appartamento, e soprattutto al mio giro pomeridiano!

stazione bus a gatwick airport

Sono arrivata a Earl’s Court alle 19.30 dopo 12 ore di viaggio, stanca, affamata, trafelata e un po’ depressa!

elderly crescent a londra

Il secondo imprevisto è stato però quello che temevo di più, il malessere fisico!

Ho una malattia cronica, diagnosticata da diverso tempo: questo non mi impedisce certo di viaggiare ma il timore che si possano verificare problemi è una costante (e soprattutto nei miei viaggi pre-diagnosi se ne sono verificati diversi!).

WTM a londra

Così, quando dopo un’intera giornata trascorsa al WTM correndo da una parte all’altra dell’ExCeL di Londra (e a pranzo solo un tramezzino..pagato, per altro, £5!), mi sono svegliata la mattina del terzo giorno con una sensazione di malessere generale e un po’ di febbre…è stato panico!

Il primo impulso è stato quello di prenotare un volo, anticipando di un giorno il rientro: poi, grazie al supporto telefonico del mio fidanzato, mi sono calmata e convinta ad aspettare.

studio a earls court

Mi sono messa a letto, cercando di dormire, per vedere se malessere e febbre fossero piano piano diminuiti, conscia comunque di avere con me tutti i medicinali utili e sospettando una componente di stanchezza fisica non indifferente…e in effetti la situazione è andata migliorando al punto che, dopo essermi fatta un riso in bianco per recuperare le forze, ho deciso che non avrei trascorso le ultime ore in casa!

cimitero di west brompton a londra

Complice anche l’uscita del sole, mi sono goduta un delizioso pomeriggio per le strade di Londra: passeggiata nel parcocimitero di West Brompton; visita al Museo del Trasporto di Londra (che da tanto tempo volevo vedere!); passaggio per Covent Garden, per ammirare le decorazioni natalizie, e camminata fino a Trafalgar Square per uno sguardo al Big Ben; rientro in appartamento e cena take away giapponese (grazie Wasabi!)…

covent garden natale 2015

..e quando mi sono svegliata la mattina dopo, mi è dispiaciuto che la nebbia se ne fosse andata del tutto e che il volo di ritorno in Italia fosse in perfetto orario!

VIAGGIARE DA SOLI: UN MODO PER METTERSI ALLA PROVA!

londra dall'alto

Definire questi 4 giorni a Londra come un viaggio da sola forse è troppo ma devo dire che a me sono comunque serviti allo scopo, ovvero affrontare alcune delle mie paure.

Non solo, mi hanno anche aiutata a riflettere un po’ su me stessa, regalandomi momenti che nella caotica routine di tutti i giorni è difficile ritagliarsi.

Ho compreso che viaggiare in compagnia di persone a cui voglio bene mi piace molto perchè mi permette di condividere con loro le esperienze che ogni viaggio regala, ma, nonostante questo, affrontare da sola ambienti e situazioni nuove aiuta a valutare meglio se stessi, nel bene e nel male.

Questa piccola avventura mi è servita anche per sfatare uno dei miei tabù, ovvero l’idea che viaggiando da sola sia difficile conoscere persone: per questo ci ha pensato Paul, ambasciatore dell’Ucraina al WTM, con il quale abbiamo condiviso i problemi di volo e trasporto e che spero davvero di rivedere un giorno.

docklands a londra

Non c’è stato bisogno invece di questo viaggio per farmi innamorare di Londra, la mia città preferita: questa volta ho avuto modo di confrontarmi con alcuni aspetti della sua vita quotidiana (lo sciopero della DLR, la partecipazione ad un evento internazionale come il WTM, il concerto degli U2 alla O2 Arena, la protesta dei medici inglesi, la spesa quotidiana nei supermarket) che, se da una parte me l’hanno fatta apprezzare ancora di più, dall’altra mi hanno fatto comprendere (ahimè) come il mio inglese non sia ancora al livello che vorrei per potermi rapportare alla pari..su questo devo lavorare!

U2 a Londra

In conclusione, trovo che viaggiare da soli sia un’esperienza da fare: i 4 giorni a Londra a me sono serviti molto…e se avrò occasione non disdegnerò di riprovare, magari anche per più tempo!

trafalgar square

Un ringraziamento speciale, però, lo devo a chi mi ha supportato (e sopportato) prima e durante questa mini-avventura e senza i quali probabilmente non l’avrei intrapresa: il mio fidanzato, la mia famiglia e le mie migliori amiche..non tutti hanno compreso inizialmente questo mio desiderio ma hanno comunque accettato di sostenermi; con questo post spero di essere riuscita a far comprendere meglio anche a loro cosa ha significato per me!

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