Ylenia Caioli

Parco Ghibli: a Nagakute il parco dedicato allo Studio Ghibli

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tavolo di lavoro studio ghibli

E’ ufficiale: nell’autunno del 2022 in Giappone sarà inaugurato il parco Ghibli, un parco a tema dedicato alle produzioni animate dello Studio Ghibli.

Dopo il Museo Ghibli, aperto nel 2001 a Mitaka, alle porte di Tokyo, è in arrivo quindi una nuova attrazione che renderà omaggio ad uno degli studi di animazione più famosi al mondo: il parco Ghibli sorgerà a Nagakute, nella prefettura di Aichi, non lontano da Nagoya, nell’area dell’Ai Chiyuhaku Memorial Park, denominato anche Expo Park o Moricoro Park.

Qui, nel 2005, era già stata realizzata la riproduzione della casa di Mei e Satsuki, le protagoniste de “Il mio vicino Totoro” (Tonari no Totoro), uno dei film più famosi dello Studio Ghibli, a firma del regista Hayao Miyazaki. Il parco Ghibli ingloberà la casa di Totoro e si svilupperà tutt’intorno per una superficie di circa 200 ettari.

Della realizzazione di questo parco si parlava da tempo. A inizio 2019 la Prefettura di Aichi ha diffuso un prospetto del progetto preliminare, con tanto di crono-programma dei lavori: l’inizio è previsto nel 2020 e la conclusione è annunciata per l’autunno del 2022.

Foto ©Studio Ghibli

Non è stato facile trovare i documenti originale sul sito della Prefettura di Aichi ma alla fine ce l’ho fatta: perdonate se la traduzione dal giapponese non sarà perfetta (anzi, se conoscete il giapponese e avete suggerimenti, siete benvenuti).

Nei documenti viene mostrata quella che sarà la struttura del futuro parco Ghibli, suddiviso in 5 aree:

  1. Collina delle gioventù: verranno realizzate costruzioni che si ispirano a elementi scientifici della fine del XIX sec, presenti in film come “Il castello errante di Howl” (Hauru no ugoku shiro) e i Sospiri del mio cuore (Mimi o sumaseba);
  2. Magazzino Ghibli: un’area coperta dove dovrebbero trovare poste strutture in stile giapponese ed europeo ispirate dalle opere dello Studio Ghibli. Sono previsti negozi, caffè, aree gioco e aree espositive dei lavori dello studio
  3. Foresta Dundoko: dedicata al film di animazione Totoro, comprenderà anche la casa di Mei e Satsuki.
  4. Area Mononoke: basata sul film di animazione “La principessa Mononoke” (Mononke Hime), in particolare i riferimenti dovrebbero essere al villaggio degli Emishi, tipico villaggio tradizionale giapponese
  5. Valle delle streghe: un’area dedicato alla ricostruzione delle città tipiche del Nord Europa, presenti in molti film dello Studio Ghibli. In particolare a fornire l’ispirazione dovrebbero essere due film, “Kiki consegne a domicilio” (Majo no takkyūbin) e “Il castello errante di Howl”.
Foto ©Studio Ghibli

Sempre secondo quanto riportato dal sito della Prefettura di Aichi, saranno 3 le aree sulle quali si inizierà a lavorare nelle prossime settimane: la Collina della Gioventù, il magazzino Ghibli e la Foresta Dondoko. I lavori sono stati affidati alla Kajima Corporation.

Se volete consultare il comunicato stampa e la presentazione, in lingua giapponese, cliccate qui.

Se volete ripercorrere le tappe dell’accordo tra Studio Ghibli e Prefettura di Aichi (sempre in lingua giapponese), cliccate qui

L’obiettivo del parco è rendere omaggio alle produzioni dello Studio Ghibli ma da quanto riportato nel progetto il riferimento appare essere soprattutto alla sua figura più rappresentativa: Hayao Miyazaki, regista premio Oscar per “La Città Incantata” (Sen to Chihiro no kamikakushi). Tutti i film sopra citati infatti sono sue produzioni.

Sono da sempre una fan del Maestro Miyazaki, che ho avuto la fortuna di incontrare e intervistare a Venezia nel 2005, in occasione della consegna del Leone d’oro: nel 2007 ho visitato anche il Museo Ghibli di Mitaka, tappa imperdibile per chi ama queste produzioni.

Sono curiosa di vedere quindi come si svilupperà il progetto di questo parco: noto infatti che non ci sono riferimenti, ad una delle produzioni di Miyazaki che amo di più, Nausicaa della Valle del vento (Kaze no tani no Naushikaa), ma il progetto in sé è comunque interessante.

Inoltre, mi auguro sia previsto almeno un omaggio anche ad un’altra figura di riferimento dello Studio: Isao Takahata, regista scomparso nel 2018.

Cercherò di seguire a distanza l’evoluzione del progetto. In ogni caso, adesso ho un motivo in più per tornare in Giappone!

Questo post è stato pubblicato la prima volta il 24.01.2019. Ultimo aggiornamento il 08.06.2020

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