Ylenia Caioli

Monte Senario e lago di Bilancino: un giorno in Mugello

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ingresso monte senarioIn questi giorni di caldo estivo, se non è possibile starsene sdraiati in riva al mare, non c’è niente di meglio che andare in cerca di luoghi freschi, magari non troppo lontani dalla propria città, per ritemprare mente e corpo dal lavoro: uno di questi è Monte Senario, nel Mugello, vicino a Firenze.

Ero venuta a conoscenza di questo santuario alcuni anni fa, mentre curavo il blog di un resort, ma non ero mai riuscita ad andare a visitarlo: Monte Senario si trova a circa 800 metri di altezza e anche per questo, lo scorso weekend mi è sembrata la giusta occasione per farci un salto, insieme al mio fidanzato, a cercare qui un po’ di refrigerio dall’afa estiva.

Nel 2013, anno di questa visita, non esisteva un sito web ufficiale ma negli anni successivi finalmente il santuario si è dotati di questo strumento: nel sito ufficiale trovate quindi, informazioni, orari e storia.

IL SANTUARIO DI MONTE SENARIO

scalinata monte senarioIl Santuario di Monte Senario si trova tra i boschi del Mugello, a mezz’ora di auto da Firenze, nel comune di Vaglia. Per arrivarci basta imboccare la strada Bolognese e salire seguendo le indicazioni per Bivigliano e poi quelle per il santuario (attenti perchè alcuni cartelli son scritti in caratteri minuscoli!).

La prima cosa che mi ha colpito, appena arrivati, sono stati gli immensi alberi che circondano il santuario e il fruscio del vento tra i rami: se vi piace camminare potete lasciare l’auto al primo parcheggio (quello vicino alla croce), antico punto di accesso, e salire a piedi lungo la “via del silenzio” una sorta di via crucis con tanto di “stazioni” (ci vogliono circa 10 minuti di cammino in salita per raggiungere il santuario); se invece siete più pigri potete salire in auto fino ai parcheggi situati accanto al santuario.

via del silenzioLa storia racconta che l’origine di Monte Senario risalga al 1234 quando sette nobili fiorentini decisero di fondare l’Ordine dei Servi di Maria e di creare qui il primo nucleo della chiesa; successivamente la struttura venne ampliata e restaurata nel corso dei secoli. Oggi è meta di pellegrini, italiani ma anche stranieri (molti i francesi) oltre che di persone (come me) che vengono qui a cercare refrigerio dal caldo estivo e a godersi un po’ la natura.

Il Santuario non è tanto grande e per visitarlo un’ora è più che sufficiente: prima di accedervi, sulla sinistra trovate la strada per la Croce monumentale, una grande croce in ferro voluta da Pio XI nel 1933 per il Giubileo straordinario e successivamente restaurata; a dire la verità noi l’abbiamo notata alla fine della visita e non è che mi abbia particolarmente entusiasmato.

croce monumentaleIl santuario invece è piccolo (la parte visitabile) ma carino: la chiesa, posta in cima ad una scalinata ad archi, è dedicata a San Filippo Benizi.

monte senarioE’ stata restaurata nel 1700 ed ha una navata centrale e alcune cappelle laterali. Il coro posto dietro l’altare è decorato con un affresco di Pietro Annigoni.

Dietro la chiesa si trova una grande terrazza che permette di ammirare la valle del Mugello (ottima anche per prendere il sole): qui si trova anche una postazione dell’Istituto Geografico Militare che indica i riferimenti dei diversi paesi del Mugello.

La terrazza è ottima anche per fermarsi a mangiare un panino, così come i muretti che delimitano il santuario o i prati davanti alla chiesa. Noi avevamo portato panini, frutta e acqua e ci siamo sistemati su uno dei muretti laterali del santuario con vista sulle colline circostanti, ma altri si erano attrezzati addirittura con veri e propri tavoli da picnic e seggioline.

Se non avete portato panini con voi, tranquilli: potete sempre comprarli al bar del santuario (aperto nei weekend e la settimana di Ferragosto). Accanto al bar si trovano anche i bagni e il negozio di souvenir: qui ci sono libri, oggetti di culto (ovviamente) ma anche prodotti come creme o saponi, che arrivano dall’eremo di Camaldoli (in Casentino); fanno eccezione alcuni profumatissimi sacchettini di lavanda (che mi dicono venga raccolta nei boschi intorno a Monte Senario) e la produzione locale per eccellenza, ovvero la Gemma d’Abeto, un liquore ricavato dagli estratti dell’abete bianco.

gemma d'abeto e lavanda monte senarioLa parte più bella del Santuario però (almeno per me) è il bosco che lo circonda e le grotte dove la leggenda narra che abitassero i sette santi fondatori. Per trovare le tre grotte ancora visibili occorre ridiscendere lungo la Via del Silenzio: il primo sentiero si trova a destra e conduce, dopo pochi passi, ad un’antica grotta del periodo dell’eremitaggio.

grotta eremitaggioScendendo ancora più giù, a sinistra, si imbocca il sentiero che inoltra nel bosco, girando intorno al Santuario: lungo il sentiero si trova, per prima, la grotta di Sant’Alessio Falconieri mentre la più bella a mio parere è la seconda quella di Filippo Benizi, con la fonte monumentale, situata nel cuore del bosco!

Tornando indietro e scendendo ancora lungo la via del silenzio, si imbocca il sentiero a destra che dovrebbe condurre alla grotta di San Manetto…uso il condizionale perchè, nonostante abbia seguito le indicazioni io questa grotta non son riuscita a trovarla!!

Al di là della caccia al tesoro delle grotte, vi consiglio di godervi la quiete del bosco e il suono del vento che, almeno a me, riesce a mettere in pace con il mondo!

LAGO DI BILANCINO E TORTELLI MUGELLANI

lago bilancinoTerminata la visita a Montesenario, se come noi, avete ancora buona parte del pomeriggio a disposizione, potete concludere la giornata scendendo al lago di Bilancino: il lago è artificiale, realizzato con la costruzione della omonima diga inaugurata nel 1999. Sono particolarmente legata a questo luogo che ho avuto la fortuna di conoscere anni fa quando ne ho curato l’avvio della campagna di comunicazione, poi purtroppo interrotta.

Oltre ad essere molto bello, da un punto di vista paesaggistico, a Bilancino è possibile anche fare il bagno, prendere il sole o fare attività sportive, come windsurf, barca a vela o pesca. E’ presenta anche un’oasi del WWF, quella di Gabbianello.

Dei due stabilimenti balneari che avevano aperto i battenti una decina di anni fa, ho scoperto in questa occasione che il Bagno Maria ha chiuso i battenti (e mi è dispiaciuto molto perchè era quello dove sono andata per anni con amici) mentre è ancora aperto il Bahia, dove è possibile fare anche aperitivo.

stabilimento balneare bahiaE se dopo un paio d’ore di sole e bagni non siete ancora stanchi ( e soprattutto se avete mangiato solo panini come noi!), vi consiglio di chiudere la giornata con un buon piatto di tortelli mugellani, specialità tipica della zona: i ristoranti tra cui scegliere sono davvero tanti (oltre alle innumerevoli sagre nel periodo estivo) ma io di solito faccio un salto a Scarperia, al ristorante Anna Trend.

tortelli mugellani al tartufoHo scoperto questo ristorante grazie ad un’amica, alcuni anni fa, durante una delle nostre peregrinazioni in Mugello, e da allora ci sono tornata diverse volte: il piatto forte sono i tortelli mugellani (il top con sugo di carne, secondo me) ma il menu è davvero vario e i prezzi convenienti!

antipasto anna trend

Se avete voglia di ripercorrere l’itinerario  in Mugello, tra Montesenario e lago di Bilancino, eccolo qui:

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