Ylenia Caioli

Emergenza in viaggio: numeri utili, vademecum e suggerimenti per viaggi fai da te

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emergenza in viaggio a LondraL’emergenza in viaggio, purtroppo, può sempre accadere: dalle emergenze naturali, come un terremoto o un uragano, ad attentati terroristici o colpi di stato, capita di trovarsi in situazioni difficili delle quali avremmo volentieri fatto a meno.

A me è accaduto un paio di volte: niente di serio, per fortuna, ma il senso di smarrimento, o peggio, di panico è sempre in agguato.

Affrontare l’emergenza, infatti, non è mai facile e quando dobbiamo farlo in un paese diverso dal nostro è ancora più difficile, soprattutto se si viaggia per conto proprio, se la conoscenza del luogo non è così accurata, se non si hanno riferimenti (amici o parenti) o non si parla la lingua.

Questo post nasce con l’obiettivo di mettere insieme consigli e contatti per aiutare ad affrontare l’emergenza in viaggio, in particolare per chi organizza viaggi da solo. Diciamo che è una sorta di completamento del post che scrissi qualche tempo fa su come organizzare viaggi fai da te.

Sia chiaro: i consigli che seguono non hanno alcuna pretesa di essere dei salvavita!

Ho cercato solo di ordinare i suggerimenti e le indicazioni fornite dalle Autorità preposte a farlo, con l’aggiunta di consigli legati al buonsenso e alle mie esperienze di viaggio.

i numeri dell'Unità di crisiPartiamo da un dato di fatto, che dovrebbe essere scontato: il punto di riferimento per ogni viaggiatore italiano all’estero è la Farnesina, ovvero il Ministero degli Affari Esteri, direttamente o indirettamente, tramite ambasciate e consolati.

In particolari situazioni di emergenza, la Farnesina attiva l’Unità di Crisi, organismo predisposto a dare assistenza e aiuto ai connazionali all’estero in difficoltà.

I contatti dell’Unità di Crisi sono i seguenti: tel.+39.0636225 (in servizio h24) oppure email unita.crisi@esteri.it

COME AFFRONTARE L’EMERGENZA IN VIAGGIO IN 4 PUNTI 

1. Informarsi sulla meta di viaggio prima di partire
viaggiare sicuri
Il primo consiglio per chi vuole compiere un viaggio è dettato dal buonsenso: prima di recarsi in un paese straniero sarebbe bene informarsi sulla situazione politica, sanitaria e sui livelli di sicurezza dell’area.

Un valido strumento è messo a disposizione proprio dalla Farnesina: il sito Viaggiare Sicuri, infatti, raccoglie tutte le informazione più importanti sui singoli paesi e segnala eventuali situazioni di pericolo. Inoltre, ogni scheda riporta i principali numeri utili, a cominciare dalle ambasciate italiane: è sempre bene appuntarsi questi contatti per averli subito a portata di mano, in caso di bisogno.

Se conoscete la lingua del paese dove state per recarvi, può essere utile anche rintracciare i contatti dei principali riferimenti istituzionali, delle forze dell’ordine e/o di soccorso, sia a livello nazionale che delle singole città che visiterete.

Controllate anche se queste realtà fanno comunicazione attiva sui social, soprattutto su Facebook e Twitter: in caso di bisogno, infatti, questi strumenti possono essere utilizzati per diffondere notizie e informazioni utili ai cittadini, come avvenuto, ad esempio, nei recenti attentati a Parigi, Manchester e Londra.

vademecum viaggi farnesinaInoltre, la Farnesina ha realizzato un piccolo vademecum di viaggio che può tornare utile scaricare e consultare: vi troverete altri consigli sia per pianificare che per vivere il viaggio, comprese eventuali situazioni di emergenza.

Se conoscete la lingua inglese, vi consiglio anche di consultare il sito del Foreign Travel Advice, creato dal Governo UK per i propri connazionali all’estero: troverete riferimenti su 225 paesi e, soprattutto, aggiornamenti sugli eventuali alert. E’ possibile ricevere gli aggiornamenti via email, oppure seguire il loro canale Twitter.

Devo dire che il loro servizio è spesso più tempestivo ed esauriente di quello della Farnesina.

2. Registrarsi sul sito Dove siamo nel mondo

Lo sostengo ormai da anni: prima di partire per un viaggio, che sia di lavoro o di piacere, è sempre bene registrarsi sul sito Dove siamo nel mondo. In questo modo la Farnesina saprà sempre dove siamo e quali riferimenti utilizzare per contattarci, in caso di necessità.

Ho già spiegato come funziona questo servizio in un vecchio post che vi consiglio di leggere, nel caso non lo conosciate.

Ricordate, comunque, che, se aveste dimenticato di fare la registrazione sul sito prima di partire, potete farlo anche durante il viaggio con il vostro cellulare: potete inviare un  SMS  con un punto interrogativo ? oppure con la parola  AIUTO al numero +39320 2043424, oppure telefonando al numero  +39011 2219018 e seguendo le istruzioni.

3. I vademecum ufficiali per l’emergenza in viaggio

vademecum uragano farnesinaHo sempre pensato che prevenire, facendo informazione, aiuti a gestire situazioni nelle quali il panico è (normalmente) in agguato. Non a caso in Giappone i bambini vengono educati, fin dalle scuole dell’infanzia, ad affrontare l’emergenza terremoto con esercitazioni periodiche: in questo modo sanno già quali comportamenti adottare in caso di bisogno.

Per aiutarci a fronteggiare situazioni di emergenze naturali, la Farnesina ha realizzato uno speciale vademecum, scaricabile direttamente dal proprio sito: l’opuscolo è molto accurato e illustra quali comportamenti è meglio adottare in caso di rischio sismico, vulcanico, meteo-idrogeologico, tsunami, rischio sanitario, nucleare e industriale.

E se l’emergenza è un attentato terroristico? In questi ultimi tempi, purtroppo, se ne parla spesso ma in Italia non mi pare sia stato realizzato alcun documento con indicazioni sui comportamenti da tenere.

emergenza in viaggio: consigli farnesina

L’unico documento che ho trovato è proprio la sezione del vademecum della Farnesina sui comportamenti in caso di emergenza in viaggio, che fornisce alcuni consigli riportati qui sopra, come quello di allontanarsi dai luoghi critici e comunicare la propria incolumità ai familiari appena possibile.

Non soddisfatta, sono andata a vedere cosa ha fatto il Governo inglese, che su questo tema è sicuramente più avanti del nostro. Nel Regno Unito, infatti, esiste un’apposita unità speciale dedicata alla lotta al terrorismo, National Counter Terrorism Security Office, con un proprio sito internet e molto materiale informativo.

In particolare, nel 2015 è stato realizzato un vademecum su cosa fare nella disgraziata ipotesi che un cittadino si trovi coinvolto in un attentato terroristico: dato che i consigli mi sembrano piuttosto generali e universali, mi pare utile segnalarlo, rimandando al sito del governo inglese.

emergenza terrorismo: vademecum governo inglesePer chi non conosce la lingua, in pratica, i consigli principali che vengono riportati nel vademecum sono i seguenti:

Corri
Se è possibile scappa verso un luogo sicuro, abbandonando gli oggetti superflui. E’ la soluzione migliore rispetto al resistere o negoziare.

Nasconditi
Se non puoi fuggire, nasconditi. Ricordati di silenziare il cellulare e cerca di barricarti in un luogo sicuro. Ricordati che se tu puoi vedere l’attentatore anche lui può farlo ma ricorda anche che essere coperto alla vista non vuol dire essere automaticamente al sicuro: le pallottole infatti attraversano vetro, mattoni, legno e metallo. Una volta che sarai in un luogo sicuro…

Racconta
Contatta i numeri delle forze dell’ordine, fornendo indicazioni sulla località dell’evento, la descrizione di chi è coinvolto ed ogni informazione utile su ostaggi o feriti.

Inoltre, nel vademecum si consiglia di seguire sempre le indicazioni fornite dalle forze dell’ordine.

4. Keep calm and carry on..ovvero niente panico!

incendio aeroporto cuzcoForse non tutti sanno che questo famoso motto inglese (“stai calmo e vai avanti”), venne coniato dal Governo Britannico con lo scopo di preparare la cittadinanza ad un’eventuale invasione nemica durante la II Guerra Mondiale.

In situazioni di emergenza, secondo me, è un ottimo consiglio: infatti, per quanto ci si possa preparare psicologicamente ad affrontare situazioni di emergenza in viaggio o nel proprio paese, quando siamo coinvolti in prima persona il nemico con il quale fare subito i conti è proprio il panico, che spesso spinge a fare cose stupide e/o pericolose.

E quindi, in pratica, cosa si può fare?

Oltre ai consigli riportati al punto 3, una volta fuori da situazioni di minaccia impellente, la prima cosa da fare è capire cosa effettivamente sta succedendo.

Per farlo possiamo contattare i numeri che ci siamo appuntati (vedi punto 1): ambasciate/consolati o direttamente l’Unità di Crisi della Farnesina.

Se disponete di connessione internet, potete consultare l’applicazione per smartphone della Farnesina che fornisce informazioni in tempo reale su quello che sta avvenendo e, di solito, anche consigli e riferimenti utili.

Inoltre se conoscete la lingua del paese, è utile chiedere aiuto o informazioni alle persone del posto e, se presenti, alle forze dell’ordine, oppure consultare i mass media locali e i profili social ufficiali di istituzioni e forze dell’ordine per seguirne le indicazioni.

A breve dovrebbe partire anche un nuovo servizio di Google, Google SOS Alert: si tratterà di una sorta di sezione speciale che dovrebbe comparire nelle ricerche in caso di situazioni di emergenza: la sezione dovrebbe riportare mappe e notizie utili, oltre ad aggiornamenti e riferimenti di autorità locali e numeri di telefono. Da mobile invece, le segnalazioni dovrebbero arrivare da Google Maps. Curiosa di vederlo in funzione!

Ultimo consiglio, forse il più scontato…usare il buonsenso! Le situazioni possono essere varie e spesso, proprio il buonsenso, può essere il nostro migliore alleato per aiutarci ad evitare situazioni di rischio.

EMERGENZA IN VIAGGIO: E’ POSSIBILE AIUTARE A DISTANZA?

profilo twitter metpoliceuk

Se un’emergenza ha (ahimè) dimensioni di portata internazionale, spesso anche chi non è direttamente coinvolto può dare una mano a chi è lontano.

Con la diffusione dei social media, infatti, è possibile utilizzare i propri profili personali per fare da cassa di risonanza alle notizie fornite dalle fonti ufficiali, aumentandone così la diffusione per raggiungere un maggior numero di persone.

Nel momento di emergenza, infatti, più che preghiere, appelli o lamentele la cosa che davvero può aiutare chi si trova in difficoltà è ricevere informazioni utili per capire cosa sta accadendo e come fare per mettersi al sicuro.

Nei paesi nei quali istituzioni e forze dell’ordine utilizzano normalmente canali di comunicazione diretta con i cittadini, è possibile, ad esempio, rilanciare i messaggi che vengono forniti da queste ultime; se ciò non è possibile, si può comunque rilanciare le informazioni fornite dai mass media ufficiali.

Ovviamente non mi riferisco al numero di morti o feriti ma, ad esempio, alle aree da evitare, ai numeri a cui rivolgersi per assistenza, a eventuali sospensioni del servizio dei mezzi pubblici etc.

Attenzione però: attenetevi SOLO A FONTI UFFICIALI, e, se NON siete sicuri di una notizia, EVITATE di rilanciarla!

Per questo tipo di attività, Twitter è il social media più utile, per la facilità di consultazione da smartphone e l’uso di hashtag appropriati che consentono di trovare rapidamente i tweet relativi a quell’argomento.

esempi di retweet su emergenza

 

Spero che questi semplici consigli e i riferimenti forniti possano essere utili a chi viaggia. Mi auguro, ovviamente, che non dobbiate mai metterli in pratica ma purtroppo nella vita non si sa mai…avere qualche informazione in più può sempre aiutare.

Se pensate che abbia dimenticato qualcosa o volete aggiungere altri consigli, siete liberi di farlo nei commenti.

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